Final Eight Coppa Italia 2020 • Day 1, quarti di finale

Pesaro, 13 febbraio 2020

Se esistesse un cruccio dell’on-site, credo sia l’impossibilità di rivedere le azioni. Austin Daye ha segnato proprio davanti ai miei occhi quel canestro meraviglioso dal mezzo angolo, a gioco rotto e con due uomini addosso a 3” dalla fine dei supplementari. Un momento di basket meraviglioso. Ma, appunto, soltanto un semplice attimo. L’avrei voluto rivedere subito almeno un’altra decina di volte, da angolazioni diverse, talmente morbida è stata quell’esecuzione, con quel mix di tecnica, classe e personalità che si addice alla perfezione al figlio del grande Darren.

Per il resto, il game-plan per togliere dal gioco il grande cervello con una difesa forte, intensa, dura e faccia-a-faccia sui 28 metri, sembra ormai essere diventato un trend. Dopo la box-and-one con cui l’Alba Berlino ha estromesso Sergio Rodriguez nella partita di Eurolega contro l’Olimpia, Venezia ha fatto lo stesso su Milos Teodosic, preparando una staffetta difensiva terribile con Andrea De Nicolao, Jeremy Chappell e Julyan Stone, grandi mastini con caratteristiche differenti e per questo ancor più difficili da interpretare anche per un grande attaccante. Ne è uscita una partita da 2/15, 6 palle perse e 4 falli commessi per Milos, una delle sue peggiori serate della stagione. Molto interessante, nel complesso, il lavoro difensivo della Reyer, è curioso capire come le nostre squadre provino ad adattarsi per contenere un giocatore che, per caratteristiche, è di gran lunga il migliore della pista tra quelli passati da queste parti almeno negli ultimi 15 anni.

Andrea Cinciarini richiama la squadra durante la partita tra Olimpia Milano e Vanoli Cremona.

Per il resto, che dire, la Vitrifrigo Arena mi ha fatto una bella impressione, ristrutturata e tirata a lucido per l’evento. Me la ricordavo più grande, ma forse, dalla mia prospettiva, la visuale era un po’ distorta, distante dai 12.000 posti che in realtà avrebbe. Forse perché, purtroppo, per gran parte vuota, problema ormai cronico dei primi turni di Coppa Italia.

Di Milano, invece, vittoria troppo facile su Cremona. Troppo facile. Non si è vista la vera Cremona. Anzi, a tratti, per gioco, fluidità e frizzantezza offensiva, sembravano quasi essersi scambiate pelle. Sarà interessante ora l’incrocio con Venezia, vedere se la Reyer riserverà il “trattamento Teodosic” anche a Sergio Rodriguez.

scritto da Daniele Fantini