Happy Casa Brindisi-AX Armani Exchange Milano 67-72

Lunedì 20 settembre 2021

UNIPOL ARENA (Casalecchio di Reno, BO) – Una sola partita, ma tre facce diverse. Milano stacca il biglietto per la finale della Discovery+ Supercoppa battendo Brindisi due volte, controllando prima con la forza della difesa e la qualità dei lunghi, e riacciuffando poi la gara per i capelli in un quarto periodo di puro nervosismo e fisicità, dove emerge la maggior qualità del collettivo. Nel mezzo, un break stordente di 19-0 piazzato nella seconda metà del terzo periodo con cui Brindisi stravolge il copione di un match che, fino a quel momento, sembrava destinato a essere traghettato a destinazione con relativa tranquillità dalla squadra di coach Ettore Messina.

Il primo vero impegno stagionale dopo la sgambata non-competitiva di sabato sera contro Treviso mostra il doppio volto di un’Olimpia ancora in fase di assestamento e in ritardo di condizione, gioco e chimica rispetto a quella vista lo scorso settembre. Il filo conduttore resta la difesa. Ottima nel primo tempo, con Brindisi tenuta a soli 27 punti, 8/24 al tiro e 8 palle perse, e decisiva nel finale, dove Milano stritola l’entusiasmo della squadra di Vitucci rimediando a un terzo periodo dall’approccio blando e presto naufragato sotto le bombe dell’incontenibile Josh Perkins (16).

E quel canestro nuovamente schermato (11 punti subiti nei 10 minuti finali di fronte ai 29 del solo terzo periodo) tiene in piedi anche un attacco tentennante, tornato a vivere degli isolamenti sul perimetro affidati a Shavon Shields (11 ma 4/13 al tiro), con scarso movimento di palla e brutte spaziature dopo il clinic del primo tempo in cui l’Olimpia mostra tutto il suo nuovo potenziale full-court dato dagli innesti di Dinos Mitoglou (13 punti, 7 rimbalzi) e Nik Melli (11+7). Con Kyle Hines già presente ed efficace (11+8), Milano trova quella dimensione interna mancata nella passata stagione: l’efficacia del gioco vicino a canestro (anche 15 rimbalzi offensivi) tampona il triste 5/32 dall’arco (16%), l’arma più potente dello scorso anno. Nel sommerso, intriga la prestazione di Devon Hall: l’1/8 dal campo è tenebroso, ma la dedizione difensiva e la capacità di fungere da uomo-collante di sistema sono già a livelli interessanti per la filosofia di coach Ettore Messina. E non è un caso che sia lui a macinare punti decisivi in lunetta (9 con 6/6 ai liberi) e a trovare tanto spazio in un quintetto molto pressante sul perimetro con Shields e Delaney nel finale.

Brindisi, invece, lascia il campo a testa altissima annusando il colpaccio e dimostrando di essere già un gruppo interessante nonostante il debutto ufficiale di soli due giorni fa. La squadra è cambiata molto, soprattutto nei suoi interpreti principali, ma non l’idea di fondo infusa da coach Frank Vitucci: la Happy Casa è ancora una squadra solida, tignosa e soprattutto in grado di esaltarsi e volare su folate improvvise quando riesce a esprimersi in attacco con leggerezza e potenza di fuoco sul perimetro (11/29 dall’arco dopo lo stentato 3/12 dell’intervallo lungo). Brilla il già citato Josh Perkins, molto più solido rispetto all’esordio di sabato contro Sassari, all’interno di un asse interessante con Nick Perkins, unico reduce della scorsa stagione nel reparto stranieri (16 punti, 7 rimbalzi), salito di colpi nella ripresa nonostante i problemi di falli.

Continua a stuzzicare anche Lucio Redivo (11 dalla panchina), sfrontato, produttivo e tosto anche nel reggere quelle situazioni di post-up in mismatch cercate spesso dall’attacco biancorosso. Buono anche l’impatto degli italiani, vera anima emotiva del gruppo, più oscuro il resto del reparto stranieri: Jeremy Chappell si spreme nella metacampo difensiva ma non ha impatto guardando il canestro, mentre Nathan Adrian Myles Carter, poco incisivi anche nel successo contro Sassari, sembrano ancora alla ricerca del giusto equilibrio nel contesto di squadra.

  • Brindisi: J. Perkins 16, Visconti 7, Adrian 6, Gaspardo 5, N. Perkins 16; Zanelli 3, Redivo 16, Carter, Chappell, Udom 3. N.e.: Guido, Ulaneo. All.: Vitucci.
  • Milano: Delaney 10, Shields 11, Datome 3, Melli 11, Hines 11; Hall 9, Ricci, Mitoglou 13, Rodriguez 2, Biligha, Alviti 2. N.e.: Moraschini. All.: Messina.

scritto da Daniele Fantini

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