Ottava alla chiusura del 2020, seconda con chance di qualificarsi ai playoff meno di tre mesi dopo. Nel mezzo, sempre il CSKA Mosca, ultima squadra a battere Milano nello scorso dicembre e poi ultima squadra battuta dall’Olimpia in un altro dei tanti capolavori e tabù spezzati nel secondo anno di gestione Messina. La trasformazione di Milano nell’anno solare 2021 è stata una delle più eclatanti della Lega assieme alle resurrezioni delle due squadre di Istanbul: dieci vittorie in tredici gare, record generale portato a 19-10, e possibilità di tornare a scrivere la storia recente del club dopo la cavalcata nella post-season del 2013-14 sotto coach Luca Banchi. Il pilastro su cui coach Messina ha costruito questa serie di successi? Nulla di nuovo, la difesa. Ma ora, anche i numeri ci vengono in aiuto per spiegarci come l’Olimpia abbia mutato il corso degli eventi grazie alla solidità collettiva nella propria metacampo.
Sono soltanto 7 su 18 le squadre che, nel 2021, tra gennaio e marzo inoltrato, hanno migliorato i propri numeri difensivi. E, tra queste sette, Milano svetta in maniera netta, con un robusto dato di 5.81 punti subiti in meno in media a gara. Nelle 16 gare giocate nel 2020, infatti, l’Olimpia ha concesso 80.5 punti agli avversari per partita, cifre poi ulteriormente migliorate a 74.7 nella striscia di 10-3 costruita negli ultimi due mesi e mezzo. Il dato più significativo è riassunto nella grande vittoria per 75-51 sul Bayern Monaco dello scorso 21 gennaio, quando l’Olimpia tenne gli avversari al 36.4% da due, 14.3% da tre e forzò 20 palle perse. Per il Bayern, i 51 punti segnati, assieme alle sole due triple mandate a bersaglio e al modestissimo 32 di valutazione complessivo di squadra sono tutti minimi storici.
• Punti subiti in media a partita: differenziale tra il 2020 e il 2021:
Squadra | Differenziale |
AX Armani Exchange Milano | -5.81 |
Anadolu Efes Istanbul | -5.34 |
Panathinaikos Opap Atene | -5.23 |
Real Madrid | -1.67 |
FC Barcellona | -0.90 |
Zalgiris Kaunas | -0.29 |
Alba Berlino | -0.23 |
Alle spalle di Milano in questa speciale graduatoria si piazza l’Anadolu Efes Istanbul (-5.34), a sua volta risalito al secondo posto con record identico a quello dell’Olimpia grazie a una striscia scintillante di 11-1 infilata nell’anno solare 2021, capace di svoltare una situazione che, a metà stagione (11esimo posto con un record di 8-9), aveva assunto tratti tragici per la squadra che, prima della sospensione dell’attività per la pandemia di coronavirus nel marzo 2020, stava dominando l’Eurolega esprimendo una qualità di basket eccezionale. A questa solidità difensiva, l’Efes ha aggiunto la ritrovata qualità offensiva che aveva caratterizzato la scorsa stagione: le ultime 6 vittorie sono arrivate con almeno 22 punti di margine e uno scarto medio di 25.3 punti rifilato alle avversarie (di gran lunga i numeri migliori dell’intera Lega), comprese cavalcate prestigiose contro grandissime rivali storiche come Fenerbahçe (74-106 nel derby di Istanbul) e CSKA Mosca (100-70).
scritto da Daniele Fantini