Il significato dei nomi: Houston Rockets

• 1967-71: San Diego Rockets
• 1971-presente: Houston Rockets

Essendo Houston sede del centro aerospaziale NASA, la connessione tra la città e il nickname Rockets è abbastanza immediata, ma, in realtà, la franchigia nasce, seppur con lo stesso nome, a San Diego, in California. Come mai, dunque, questa scelta?

Le origini: i missili di San Diego

Alla fine degli anni ’60, la NBA punta a espandersi a Ovest e sceglie San Diego come testa di ponte, spinta dalla crescita economica della città e dal successo di pubblico raccolto dalla nuova squadra di hockey su ghiaccio, i San Diego Gulls. Il nome della neonata franchigia di basket, che si affaccia in NBA nel 1967, viene scelto via contest tra i tifosi e il verdetto finale ricade su Rockets: il nickname rispecchia il carattere dinamico della città (soprannominata “A City in Motion” per il grande sviluppo vissuto in quegli anni) e il boom dell’industria aerospaziale che vede la General Dynamics lavorare proprio a San Diego sulla produzione dei missili balistici intercontinentali Atlas, i primi a essere inclusi nell’arsenale nucleare statunitense dopo i primi test del programma spaziale.

Il logo originario dei San Diego Rockets

Gli Houston Rockets nella “Space City”

La storia dei San Diego Rockets, però, comincia in sordina: le prime quattro stagioni vanno in porto con record perdente, e nel 1971, complice la disaffezione del pubblico, la franchigia viene ceduta per 5.6 milioni di dollari al fondo Texas Sports Investments. La nuova proprietà trasferisce la squadra in Texas (la prima nello Stato che poi accoglierà anche i Dallas Mavericks e i San Antonio Spurs), scegliendo Houston come nuova casa. La città, come detto, è soprannominata Space City da quando, nel 1967, diventa sede del Manned Spacecraft Center della NASA (poi ribattezzato Lyndon B. Johnson Space Center), e il nickname Rockets può così essere mantenuto. La tradizione spaziale della città di Houston influenza anche i nomi di altre squadre, come gli Houston Astros (MLB) e le Houston Comets, franchigia della WNBA fallita nel 2008.

scritto da Daniele Fantini

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