Il significato dei nomi: Washington Wizards

• 1961-1962: Chicago Packers
• 1962-1963: Chicago Zephyrs
• 1963-1973: Baltimore Bullets
• 1973-1974: Capital Bullets
• 1974-1997: Washington Bullets
• 1997-presente: Washington Wizards

Gli attuali Washington Wizards hanno alle spalle una lunga storia cominciata negli anni ’60 e passata anche per Chicago e Baltimore.

Tra Chicago e Baltimore: Packers, Zephyrs e Bullets

Entrati in NBA nel 1961 come franchigia di espansione dall’American Basketball League, trovano la prima casa a Chicago con il nickname Packers, derivato dall’industria di confezionamento della carne, fondamentale per l’economia della città. Il nomignolo, però, resiste un solo anno perché identico a quello della squadra di football di Green Bay, grande avversaria dei Chicago Bears. Nel 1962, nascono così i Chicago Zephyrs, che hanno vita altrettanto effimera: nell’estate del 1963, la franchigia si trasferisce a Baltimore (Maryland) e resuscita il nome della defunta squadra dei Baltimore Bullets, protagonistra tra il 1944 e il 1954 in American Basketball League (ABL), Basketball Association of America (BAA) e NBA. Bullets (“proiettili”, in italiano) deriva dal fatto che la squadra giocava vicino a una grossa fabbrica di munizioni. La NBA sarebbe poi tornata a Chicago nel 1966, con la nascita dei Chicago Bulls.

Bullets? Troppo violento, meglio Washington Wizards

Nel 1973, la franchigia subisce un nuovo trasferimento a Washington. Dopo aver esordito come Capital Bullets nella prima stagione, la squadra si ribattezza Washington Bullets fino al 1997, quando viene indetto un contest tra i tifosi per cambiare nuovamente un nickname dai connotati eccessivamente violenti e sinistramente collegato alla crescita della criminalità nella città. Dragons, Express, Stallions, Sea Dogs e Wizards formano la rosa dei migliori suggerimenti e la scelta finale ricade proprio su Wizards, traducibile con “mago” o “stregone” in italiano. Il nuovo nome è sinonimo di energia e potere, ma anche della natura magica della squadra: nascono così gli Washington Wizards.

I nuovi colori: blu, bronzo e nero

La ridenominazione porta anche a una rivisitazione dell’identità visiva e dei colori sociali. Si passa dal bianco, rosso e blu a una tonalità di blu più chiara, accompagnata da nero e bronzo: sono i colori dei Washington Capitals, la franchigia NHL posseduta da Abe Pollin, lo stesso proprietario degli Wizards. I tradizionali bianco, rosso e blu tornano poi con la nuova rivoluzione dell’identità visiva del 2011.

scritto da Daniele Fantini

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