NBA, stagione 1954-55: il trionfo “sospetto” dei Syracuse Nationals

Il 1954-55 è una stagione di grandi cambiamenti. La NBA tocca il fondo a livello numerico riducendosi a sole otto squadre a causa del fallimento dei Baltimore Bullets, capitolati dopo 14 gare chiuse con un record di 3-11, ma, nonostante le difficoltà economiche, guadagna appeal tra il pubblico grazie all’adozione del cronometro dei 24″. L’inizio della shot-clock era aumenta il ritmo delle partite, gonfia i fatturati offensivi (si passa da 79.5 a 93.1 punti di media a partita) ed elimina quelle noiosissime situazioni di stallo con cui le squadre in vantaggio cercano di congelare il punteggio con un possesso di palla sterile e prolungato. L’idea scaturisce dalle menti del gm dei Syracuse Nationals, Danny Biasone, e del gm, Leo Ferris, e ottiene un impatto così rapido, deciso e immediato che Biasone viene spesso ricordato come “l’uomo che ha salvato la NBA”: i risultati di gradimento del pubblico sono evidenti, e la Lega può firmare un nuovo contratto televisivo più ricco con la NBC.

Sul campo, i Minneapolis Lakers, reduci dal primo Three-peat della storia, perdono George Mikan, che sceglie di ritirarsi a soli 30 anni per motivi familiari e una lunga serie di infortuni sofferti in carriera (dieci fratture ossee). Neil Johnston, centro dei Philadelphia Warriors, ha strada libera per conquistare il suo terzo titolo di capocannoniere consecutivo (22.7 punti di media), davanti a Bob Cousy (21.2) e Paul Arizin (21.0), rientrato dopo aver prestato due anni di servizio militare.

Eastern Division

SquadraWLPCT
Philadelphia Warriors*4329.597
New York Knicks*3834.528
Boston Celtics*3636.500
Philadelphia Warriors3339.458
*qualificata ai playoff

Western Division

SquadraWLPCT
Fort Wayne Pistons*4329.597
Minneapolis Lakers*4032.556
Rochester Royals*2943.403
Milwaukee Hawks2646.361
*qualificata ai playoff

I playoff NBA 1954-55

Con l’uscita di scena dei Baltimore Bullets, le due Division vengono ristrutturate con quattro squadre ciascuna: i posti per i playoff sono riservati per le prime tre. Nella Eastern Division, i Syracuse Nationals centrano la testa di serie numero uno precedendo i New York Knicks e i Boston Celtics, mentre nella Western Division sono i Fort Wayne Pistons ad approfittare del calo dei Minneapolis Lakers dovuto all’addio di George Mikan. I Rochester Royals, in involuzione dopo i primi anni brillanti, strappano la terza piazza davanti ai Milwaukee Hawks, destinati a lasciare il Wisconsin per St. Louis a fine stagione.

La NBA abbandona il sistema round-robin sperimentato nell’annata precedente e regala l’accesso diretto alle Division Finals alle prime classificate. Syracuse Nationals e Fort Wayne Pistons avranno la meglio sui Boston Celtics e i Minneapolis Lakers, centrando la qualificazione alle Finals.

Eastern Division

Semifinale

  • (3) Boston Celtics vs. (2) New York Knicks – 2-1

Finale

  • (1) Syracuse Nationals vs. (3) Boston Celtics – 3-1

Western Division

Semifinale

  • (2) Minneapolis Lakers vs. (3) Rochester Royals – 2-1

Finale

  • (1) Fort Wayne Pistons vs. (2) Minneapolis Lakers – 3-1

NBA Finals 1955

I Syracuse Nationals, campioni NBA 1954-55

Le Finals del 1955 vedono il trionfo dei Syracuse Nationals in sette partite sui Fort Wayne Pistons, ma è un successo su cui, ancora oggi, aleggia lo spettro delle scommesse sportive. La serie, infatti, si conclude in modo molto strano, se non sospetto. Syracuse trionfa in gara-7 per 92-91 grazie a un tiro libero realizzato da George King a 12″ dalla sirena, punto che corona una grande rimonta dal -17 (24-41) sofferto all’inizio del secondo quarto. I giocatori dei Pistons vengono accusati di aver deliberatamente permesso agli avversari di rientrare e vincere la partita, considerando anche le due palle perse commesse da George Yardley e Andy Phillip rispettivamente a 18 e 3 secondi dal termine della gara.

Per i Syracuse Nationals arriva il primo titolo della storia e unico sotto questa denominazione, visto che nel 1963 la franchigia si sarebbe poi trasferita in Pennsylvania dando vita agli attuali Philadelphia 76ers. Dolph Schayes è il miglior giocatore delle Finals con 19.0 punti e 11.9 rimbalzi di media, seguito da Red Kerr (12.3 punti e 11.3 rimbalzi) e da Red Rocha (11.9 punti).

Curiosità: i Fort Wayne Pistons si vedono costretti a giocare le partite casalinghe delle Finals a Indianapolis. Nessuno pensava che la squadra potesse avere chance concrete di qualificarsi all’atto finale della stagione, e il palazzetto di Fort Wayne era già stato affittato per altri eventi in quelle date.

  • (1) Syracuse Nationals vs. (1) Fort Wayne Pistons – 4-3

Leader statistici

CategoriaGiocatoreSquadraStatistica
PuntiNeil JohnstonPhiladelphia Warriors22.7
RimbalziNeil JohnstonPhiladelphia Warriors15.1
AssistBob CousyBoston Celtics7.8
% al tiroLarry FoustFort Wayne Pistons.487
% tiri liberiBill SharmanBoston Celtics.897

NBA Awards

Rookie of the Year

  • Bob Pettit, Milwaukee Hawks

All Star Game MVP

  • Bill Sharman, Boston Celtics

All-NBA First Team

  • Bob Pettit, Milwaukee Hawks
  • Larry Foust, Fort Wayne Pistons
  • Bob Cousy, Boston Celtics
  • Neil Johnston, Philadelphia Warriors
  • Dolph Schayes, Syracuse Nationals

All-NBA Second Team

  • Harry Gallatin, New York Knicks
  • Slater Martin, Minneapolis Lakers
  • Vern Mikkelsen, Minneapolis Lakers
  • Paul Seymour, Syracuse Nationals
  • Bill Sharman, Boston Celtics

scritto da Daniele Fantini

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