Nella stagione 1957-58, la NBA si trasforma in una Lega a trazione sempre più metropolitana: i Fort Wayne Pistons lasciano l’Indiana e si trasferiscono nel Michigan per diventare gli attuali Detroit Pistons, mentre i Rochester Royals traslocano nell’Ohio diventando i Cincinnati Royals (oggi sono i Sacramento Kings).
George Yardley conquista presto i nuovi tifosi di Detroit centrando a mani basse il titolo di capocannoniere con 27.8 punti di media a gara (è il primo giocatore a sfondare il muro dei 2.000 punti realizzati in una singola stagione), mentre Bill Russell ottiene il suo primo titolo di MVP. Curiosamente, il centro dei Celtics viene inserito soltanto nel secondo miglior quintetto della NBA, una stranezza che si ripeterà in altre occasioni nella sua carriera: secondo la Lega, ci sono centri tecnicamente più forti di lui, ma nessuno così determinante per il successo della propria squadra. I Boston Celtics, infatti, restano la franchigia da battere nella Eastern Division, così come i St. Louis Hawks a Ovest.
Eastern Division
Squadra | W | L | PCT |
Boston Celtics* | 49 | 23 | .681 |
Syracuse Nationals* | 41 | 31 | .569 |
Philadelphia Warriors* | 37 | 35 | .514 |
New York Knicks | 35 | 37 | .486 |
Western Division
Squadra | W | L | PCT |
St. Louis Hawks* | 41 | 31 | .569 |
Detroit Pisons* | 33 | 39 | .458 |
Cincinnati Royals* | 33 | 39 | .458 |
Minneapolis Lakers | 19 | 53 | .264 |
I playoff NBA 1957-58
La superiorità di Boston e St. Louis viene confermata anche nella post-season: Celtics e Hawks si ritrovano in finale proprio come nella stagione precedente, dopo aver eliminato in cinque partite rispettivamente Philadelphia e Detroit.
Eastern Division
Semifinale
- (2) Syracuse Nationals vs. (3) Philadelphia Warriors – 1-2
Finale
- (1) Boston Celtics vs. (3) Philadelphia Warriors – 4-1
Western Division
Semifinale
- (2) Detroit Pistons vs. (3) Cincinnati Royals – 2-0
Finale
- (1) St. Louis Hawks vs. (2) Detroit Pistons – 4-1
NBA Finals 1958
Il secondo appuntamento nelle Finals NBA tra Boston Celtics e St. Louis Hawks (si sarebbero incrociate per quattro volte in cinque anni) vede la rivincita della squadra del Missouri dopo la sconfitta in sette gare sofferta nella stagione precedente. Dopo l’1-1 iniziale, la serie cambia rotta in gara-3, quando gli Hawks si portano in vantaggio anche grazie a un grave infortunio alla caviglia subito da Bill Russell. I Celtics rispondono d’orgoglio pareggiando i conti in gara-4, ma St. Louis non si lascia sfuggire l’occasione conquistando due successi di misura nelle due partite successive.
Gara-6 è testimone di una prestazione storica di Bob Pettit: la stella degli Hawks segna 50 punti, compresi 19 degli ultimi 21 della propria squadra e il canestro decisivo del +3 a 15″ dalla sirena. Pettit chiude le Finals con 29.3 punti e 17.0 rimbalzi a partita, spalleggiato alla perfezione dall’ex di turno, Cliff Hagan (25.2 punti, 9.7 rimbalzi). Gli Hawks si mettono al dito il loro primo e unico anello della storia, e restano l’ultima squadra ad aver vinto il titolo senza alcun giocatore di colore a roster.
- (1) St. Louis Hawks vs. (1) Boston Celtics – 4-2
Leader statistici
Categoria | Giocatore | Squadra | Statistica |
Punti | George Yardley | Detroit Pistons | 27.8 |
Rimbalzi | Bill Russell | Boston Celtics | 22.7 |
Assist | Bob Cousy | Boston Celtics | 7.1 |
% al tiro | Jack Twyman | Cincinnati Royals | .452 |
% tiri liberi | Dolph Schayes | Syracuse Nationals | .904 |
NBA Awards
MVP
- Bill Russell, Boston Celtics
Rookie of the Year
- Woody Sauldsberry, Philadelphia Warriors
All Star Game MVP
- Bob Pettit, St. Louis Hawks
All-NBA First Team
- Bob Pettit, St. Louis Hawks
- George Yardley, Detroit Pistons
- Bob Cousy, Boston Celtics
- Dolph Schayes, Syracuse Nationals
- Bill Sharman, Boston Celtics
All-NBA Second Team
- Tom Gola, Philadelphia Warriors
- Slater Martin, Minneapolis Lakers
- Maurice Stokes, Rochester Royals
- Cliff Hagan, St. Louis Hawks
- Bill Russell, Boston Celtics
scritto da Daniele Fantini
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