Le origini del basket: il tiro da tre punti

12 ottobre 1979, stagione da rookie di Larry Bird e Magic Johnson, la coppia che avrebbe rivoluzionato la NBA degli anni ’80 prima dell’avvento di Michael Jordan. Boston Celtics e Houston Rockets si affrontano nel season-opener al Garden, e il box-score di quella partita aggiunge una nuova colonna. Quella del tiro da tre punti. Chris Ford, esterno dei Celtics con un lungo passato nei Detroit Pistons, realizza la prima tripla della storia della NBA, aprendo la pista per quello che sarebbe poi diventato uno dei fondamentali più utilizzati nella pallacanestro moderna.

L’intuizione di Abe Saperstein: la ABL inventa il tiro da tre punti

Dobbiamo avere una nostra arma, e sarà il tiro da tre punti.

Abe Saperstein, commissioner ABL

In realtà, la NBA resiste per molti anni ai tentativi di modificare il gioco, cominciati a livello sperimentale già nel 1945 e introdotti ufficialmente per la prima volta in una Lega professionistica nel 1961, quando Abe Saperstein, fondatore, proprietario e coach degli Harlem Globetrotters, diventa commissioner della neonata (e presto defunta) American Basketball League (ABL). Uomo visionario come pochi, Saperstein lavora per differenziarsi della NBA, e uno degli elementi su cui pone estrema enfasi è proprio l’introduzione della linea del tiro da tre punti, considerata come l’equivalente di un home-run nel baseball.

La riga viene tracciata da Saperstein e dall’amico Ray Meyer, coach della DePaul University, a una distanza di 25 piedi dal canestro (pari a 7.62 metri) e accorciata a 22 negli angoli (6.71 metri) per mancanza di spazio. Il disallineamento dell’arco, un’anomalia a prima vista, è però destinato a diventare, col tempo, una risorsa: “La distanza più vicina dagli angoli può dare possibilità interessanti”, sostiene Saperstein, e, in effetti, le spaziature con i tiratori negli angoli sarebbero poi diventate la norma nella pallacanestro moderna.

Dalla ABL alla ABA fino alla fusione con la NBA: il tiro da tre punti diventa un pilastro del basket mondiale

La ABL chiude i battenti dopo soli due anni di vita, nel 1963, ma alcuni tratti caratteristici vengono ereditati poco tempo dopo dall’American Basketball Association (ABA), nata nel 1967-68 e capace di raggiungere lo status di unica vera grande Lega concorrenziale alla NBA prima della fusione avvenuta nel 1976. Spinta dallo stesso desiderio di differenziazione già vissuto dalla ABL, la ABA cerca di impressionare il pubblico introducendo un pallone colorato bianco, blu e rosso, la gara delle schiacciate e, appunto, il tiro da tre punti.

In un’epoca dominata dai grandi centri che giocano vicino al ferro e spalle a canestro, l’arco ridefinisce il gioco aumentando l’importanza dei giocatori esterni, riscrivendo tattiche offensive, difensive e di costruzione delle stesse squadre. George Mikan, ex-centro dominante dei Los Angeles Lakers dei primissimi anni della NBA e all’epoca commissioner della ABA, è uno dei maggiori fautori del tiro da tre punti, nonostante i trascorsi da giocatore in un’epoca e in un sistema per i quali allontanarsi dal canestro viene considerato quasi un errore da matita blu. Dopo la fusione del 1976 tra ABA e NBA l’arco dei tre punti è ormai destinato a essere trasmesso anche alla Lega più importante del mondo: nel 1979 fioccano le prime triple oltreoceano e, nel 1984, sconfina anche in territorio FIBA.

scritto da Daniele Fantini