AX Armani Exchange Milano-Valencia Basket 78-71

Milano, 19 dicembre 2019

Un paio di giorni fa, parlando delle emozioni provate vivendo una partita di Eurolega dalla prima fila, un mio ex-giocatore (ora mio compagno di squadra) mi ha chiesto quale fosse stata l’azione che mi aveva più entusiasmato dal vivo. Colto un po’ alla sprovvista, risposi, dopo qualche secondo di raccoglimento di idee, quella pazzesca tripla di Mike James sulla sirena che l’anno scorso firmò la vittoria dell’Olimpia sull’Anadolu Efes. Ricordo che avevo già lasciato la mia postazione per spostarmi all’ingresso del tunnel, così da poter entrare subito nel corridoio degli spogliatoi per le interviste post-partita. La vidi da lì, in piedi (anzi, saltando in piedi da una posizione inginocchiata per non coprire la visuale degli spettatori alle mie spalle), quasi dall’incrocio della linea laterale con quella di fondo, con il cuore che pompava all’impazzata.

Ora, dopo aver visto Milano-Valencia, tra le azioni più emozionanti viste dal vivo mi piacerebbe anche aggiungere QUESTA di Sergio Rodriguez.

Come ho scritto anche per Eurosport, se c’è una cosa che mi ha più colpito della serata (vittoria a parte, ovviamente) è stato il linguaggio del corpo del Chacho lungo tutto la partita. L’ho sempre visto “sul pezzo”, attento, concentrato, coinvolto tecnicamente ma anche e soprattutto emotivamente in maniera positiva. Quando lo vedo scendere in palleggio danzando sulle punte con gli occhi che guizzano in ogni direzione alla ricerca di un’idea o di un’ispirazione, so già che sta per arrivare qualcosa di speciale. E, contro Valencia, quegli occhi luccicanti li ho visti spesso.

La palla a due tra Kaleb Tarczewski e Maurice Ndour apre il sipario su Olimpia Milano-Valencia

Se avete giocato, anche a livello minors, non dovrebbe essere una sensazione poi così strana. Almeno, a me è capitato spesso. Magari dopo aver ricevuto l’apertura in una situazione di ripartenza, quando vi ritrovate a palleggiare zigzagando e saltellando per il campo con gli occhi tesi a scandagliare quello che succede attorno a voi a 180°, pronti a cogliere l’ispirazione buona, perché sentite nelle vene di avere una gran giocata “in canna”. Non so, personalmente, sono tra i momenti di una partita che mi eccitano di più, quelli in cui tutti noi ci possiamo sentire, almeno un pochino, dei piccoli Chachi…

scritto da Daniele Fantini