AX Armani Exchange Milano-Vanoli Cremona 74-66

Lunedì 10 maggio 2021 • Mediolanum Forum di Assago (Milano)

Che i quattro veterani big riposassero, me lo aspettavo. Che Milano giocasse seriamente per vincere la partita, un po’ meno. Anzi, molto meno. Detta con molta sincerità, ci poteva stare che l’Olimpia “lasciasse andare” l’ultima partita, ormai ininfluente per la sua classifica, così da “favorire” la possibile qualificazione ai playoff di Cremona come ottava testa di serie, al posto di Trento. D’altronde, quando hai la possibilità di “sceglierti” l’avversario, perché non provare ad approfittarne? E, con tutto il rispetto per la Vanoli, che ho dipinto per tutto l’anno come squadra iper-sorprendente del campionato, Trento sarà un osso molto, molto più duro da rodere nei quarti di finale. Perché se è vero che probabilmente Cremona non sarebbe valsa l’ottavo posto finale, è altrettanto vero per Trento, ma dal lato opposto della medaglia. L’Aquila ha qualità molto maggiori dell’ultima piazza playoff.

Senza Barford, Cremona ha giocato in sette, esprimendo una pallacanestro di qualità molto inferiore al consueto e a quello che mi attendevo, considerando anche la Milano in formato ridotto. Non so se per mancanza di energie, mancanza generale di fiducia per porre l’ultimo tassello di un’impresa leggendaria, o se per le reali qualità dell’Olimpia, che tendo spesso a sottovalutare, soprattutto in campionato, avendo ormai negli occhi un’intera stagione di Eurolega giocata a livelli mai visti nel recente passato. Probabilmente un mix di tutti questi fattori, compreso il fatto che, anche senza i 4 big (Datome, Rodriguez, Hines, Delaney), Milano ha comunque una profondità e una forza generale del roster, specialmente nel reparto stranieri, che le avversarie di fascia bassa non possono pareggiare. Effettivamente, poter schierare Punter, Shields, Roll, Micov, LeDay e Tarczewski (e aggiungiamoci anche Brooks come naturalizzato) è comunque tanta roba per il livello medio della nostra Serie A.

Una tripla tentata da Fabio Mian durante la partita tra AX Armani Exchange Milano e Vanoli Cremona.

Sarà che la partita si è incanalata presto su un buon binario, ma la gestione di Ettore Messina mi è sembrata eccellente. Quintetti giusti, ben bilanciati, con forze in uscita dalla panchina e seconde linee di livello pressoché identico ai titolari. Kaleb Tarczewski ha giocato una delle sue migliori partite della stagione, buon segno per un giocatore importante, in ripresa, verso la parte più calda della stagione. Certo, Cremona non ha potuto opporre un front-court di peso, così come successo anche nella gara d’andata, ma riuscire a incidere in quel modo sulla partita non era scontato, soprattutto per un giocatore che ha attraversato un anno di chiara involuzione. Molto positivo, tra gli stranieri, Shavon Shields, incapace di risparmiarsi anche in una partita ininfluente per tutto. Bravo, faccia e spirito perfetti, da emulare.

Ma è stata soprattutto una buona serata per dare una bella occhiata ampia agli italiani. Ho notato, stranamente, un Cinciarini appannato, quasi “battezzato” dalla difesa in un primo quarto in cui ha fatto risuonare soltanto ferri. Sorprendente, considerando che il Capitano si è sempre fatto trovare pronto, anche per giocare soltanto una manciata di minuti. Ho visto molto bene, invece, Paul Biligha. E direi che, ormai, i segnali importanti da Paolone continuano ad arrivare con buona costanza, specialmente in campionato. Bene Moraschini, anche da playmaker. Mi sembra in ripresa dopo la fase di down di metà stagione. Curiosità più stuzzicante, invece, per Davide Moretti, tornato finalmente a calcare il parquet dopo tantissimo tempo trascorso sul fondo della panchina. Non ho ancora capito che ruolo sia, se playmaker o guardia (e a fine stagione credo sia un’osservazione grave…), ma, a onor del vero, mi ha fatto una discreta impressione. Convinto, solido, deciso, pronto nonostante la lunga inattività. Non è facile né scontato per un giocatore così giovane e con così poca esperienza.

Nel complesso, non una partita indimenticabile, anzi. Direi proprio tutt’altro. Ma avremo tempo per discutere di situazioni più interessanti. Tra due giorni ci aspetta già un curioso back-to-back nei playoff…

scritto da Daniele Fantini