Coppa dei Campioni 1959-60: il tris dell’ASK Riga nell’annata senza squadre italiane

La terza edizione della Coppa dei Campioni vede nuovamente al via 21 formazioni scelte tra i campioni nazionali, destinate a sfidarsi in un format a eliminazione diretta ricalcato su quello dell’annata precedente: un turno preliminare a 14 squadre precede l’apertura dei playoff con gli ottavi di finale, mentre la formazione sovietica dell’ASK Riga, campione in carica, sarebbe entrata soltanto a partire dai quarti.

Turno preliminare

Il sorteggio abbina i campioni italiani a quelli austriaci, ma l’Olimpia Milano, reduce dalla conquista del suo 12° scudetto, non può partecipare a causa della squalifica di un anno ricevuta dalla FIBA per essersi rifiutata di disputare la trasferta contro la formazione egiziana dell’Al Gezira nella stagione precedente. La Federazione italiana preferisce evitare di scegliere una squadra di rimpiazzo, e il torneo si sviluppa così senza alcuna società in rappresentanza del nostro Paese.

Anche il Maccabi Tel Aviv, accoppiato con i campioni turchi del Fenerbahçe Istanbul, è costretto al forfait a causa di problemi interni al Paese.

  • Marocaine Casablanca (MOR) – Academica Coimbra (POR) 95-92 (54-48, 41-44)
  • PAOK Salonicco (GRE) – Steaua Bucarest (ROM) 121-159 (61-80, 60-79)
  • Wissenschaft Berlino (GER) – Pantterit Helsinki (FIN) 125-188 (88-84, 66-78)
  • Simmenthal Milano (ITA) – Union Babenberg Vienna (AUT) 0-4 (0-2, 0-2)
  • USC Heidelberg (GER) – Urania Ginevra (SUI) 90-113 (46-55, 44-58)
  • Sparta Bertrange (LUX) – Charole Mulsant Roanne (FRA) 92-137 (47-60, 45-77)
  • Fenerbahçe Istanbul (TUR) – Maccabi Tel Aviv (ISR) 4-0 (2-0, 2-0)

Ottavi di finale

Il campionato sovietico della stagione precedente viene disputato tra le rappresentative nazionali, con il successo della formazione russa. Ad affiancare l’ASK Riga nello scacchiere della Coppa dei Campioni viene scelta la squadra georgiana della Dinamo Tbilisi, che subentra negli ottavi di finale regolando i rumeni della Steaua Bucarest.

  • Union Babenberg (AUT) – Olimpia Lubiana (SLO) 134-184 (83-84, 51-100)
  • Fenerbahçe Istanbul (TUR) – Academic Sofia (BUL) 116-139 (61-69, 55-70)
  • Marocaine Casablanca (MOR) – FC Barcellona (SPA) 126-180 (65-82, 61-98)
  • Pantterit Helsinki (FIN) – Polonia Varsavia (POL) 162-184 (84-88, 78-96)
  • Uraina Ginevra (SUI) – Slovan Orbis Praga (CZE) 128-148 (54-62, 74-80)
  • Chorale Mulsant Roanne (FRA) – Antwerpse (BEL) 115-109 (54-53, 61-56)
  • Steaua Bucarest (ROM) – Dinamo Tbilisi (URSS) 155-173 (87-83, 68-90)

Quarti di finale

  • Dinamo Tbilisi (URSS) – Academic Sofia (BUL) 133-148 (64-76, 69-72)
  • FC Barcellona (SPA) – Polonia Varsavia (POL) 105-114 (64-65, 41-49)
  • Olimpia Lubiana (SLO) – ASK Riga (URSS) 142-174 (79-95, 63-79)
  • Chorale Mulsant Roanne (FRA) – Slovan Orbis Praga (CZE) 120-124 (68-59, 52-65)

Semifinali

  • Dinamo Tbilisi (URSS) – Polonia Varsavia (POL) 152-126 (88-65, 64-61)
  • ASK Riga (URSS) – Slovan Orbis Praga (CZE) 151-114 (82-55, 69-59)

Finale

Grazie alla vittoria sullo Slovan Orbis Praga, l’ASK Riga conquista l’accesso alla finale della Coppa dei Campioni per la terza volta consecutiva: sarà un derby sovietico contro la Dinamo Tbilisi, a sua volta capace di sbarazzarsi dei campioni polacchi. Nella gara di andata, disputata a Tbilisi, l’ASK conquista presto un piccolo margine di 5-6 lunghezze che le permette di gestire il ritmo della partita: nel finale, la squadra di coach Aleksandr Gomelskij riesce ad accelerare e a chiudere vincendo 61-51, un +10 esterno che le avrebbe poi permesso di affrontare il match di ritorno con grande fiducia. Ancora una volta, il gigantesco centro lettone Janis Krumins (220 cm) si rivela dominante vicino a canestro, guidando la squadra con 20 punti.

La seconda partita, disputata il 15 maggio 1960 al Daugava Stadion di Riga davanti a 17.000 spettatori, conferma il pronostico: l’ASK si impone per 69-62 e conquista così il terzo titolo consecutivo, un’impresa poi riuscita soltanto alla Jugoplastika Spalato tra il 1989 e il 1991. Janis Krumins è sempre troneggiante: segnando altri 28 punti si conferma per la seconda volta consecutiva miglior realizzatore delle finali.

  • Dinamo Tbilisi (URSS) – ASK Riga (URSS) 113-130 (51-61, 62-69)

scritto da Daniele Fantini

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