Figli della relocations dei Seattle Supersonics nelle pianure centrali degli Stati Uniti, gli Oklahoma City Thunder hanno una storia relativamente recente. Nascono ufficialmente nel 2008, due anni dopo la cessione dei Sonics e della franchigia-sorella delle Seattle Storm (militante nella WNBA) da parte di Howard Schultz, CEO di Starbucks: l’acquirente è il gruppo Professional Basketball Club LLC, capitanato da Clay Bennett, imprenditore di Oklahoma City, che versa alla città di Seattle un conguaglio di 45 milioni di dollari pur di chiudere anticipatamente il contratto con la Key Arena e spostare così la squadra verso Sud.
Da Seattle Supersonics a Oklahoma City Thunder
Il nome Supersonics, così come i colori e il logo, vengono lasciati alla città di Seattle in vista di un possibile ritorno della NBA, e il 3 settembre 2008 vengono svelati ufficialmente il nuovo nickname e le nuove tinte sociali. Thunder (“tuono”, in italiano) viene scelto in riferimento alla Tornado Alley, la zona centrale degli Stati Uniti dove si sviluppano il maggior numero di tempeste e tornado, comprendente Oklahoma, Kansas, Nebraska, Missouri, Iowa più la parte settentrionale del Texas e la parte meridionale del South Dakota. In aggiunta, Oklahoma City è sede della 45esima divisione di fanteria dell’esercito statunitense, i cui soldati sono soprannominati Thunderbirds, in onore dell’antica leggenda nativo-americana dell’Uccello di Tuono. Secondo la mitologia indiana, era proprio il Thunderbird, un enorme uccello divino, a generare le tempeste: il movimento delle sue gigantesche ali alimentava il vento e provocava il rombo dei tuoni, i lampi sarebbero derivati dal bagliore dei suoi occhi mentre i fulmini sarebbero serpenti velenosi lasciati cadere a terra.
Il nuovo logo e i nuovi colori
I nuovi colori sociali abbandonano il giallo, verde e rosso dei Seattle Supersonics per abbracciare il blu, il giallo e il rosso-arancio. Il blu viene tratto dalla bandiera ufficiale dello Stato dell’Oklahoma, il giallo è un rimando al sole, mentre il rosso-arancio un riferimento al colore del tramonto, un mix tra il rosso cremisi della University of Oklahoma e l’arancio di Oklahoma State.
scritto da Daniele Fantini
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