I Toronto Raptors riportano il basket nella città canadese a 48 anni di distanza dalla fugace apparizione dei Toronto Huskies nella BAA (Basketball Association of America) del 1946-47. Nati nel novembre del 1993 come franchigia di espansione tramite un versamento di 125 milioni di dollari (allora record assoluto), i Raptors debuttano in NBA nel 1995 assieme ai Vancouver Grizzlies, l’altra squadra oltre-confine poi trasferitasi a Memphis.
L’addio ai vecchi Huskies
Inizialmente, l’idea è quella di resuscitare il nickname Huskies, ma in breve risulta chiara l’impossibilità di creare un logo e un’identità visiva differente da quella dei Minnesota Timberwolves. Viene così lanciato un contest tra i tifosi sulle pagine del quotidiano “Toronto Star” che raccoglie circa 2.000 suggerimenti: i più gettonati risultano essere Beavers, Bobcats, Dragons, Grizzlies, Hogs, Raptors, Scorpions, T-Rex, Tarantulas, Terriers e Towers, che sarà poi finalista nella scelta assieme a Raptors in onore della Canadian National Tower, la gigantesca torre per le comunicazioni alta 553 metri, diventata negli anni una grande attrazione turistica della città.
“Jurassic Park” sbanca il botteghino: nascono i Toronto Raptors
Il 15 maggio 1994 viene ufficializzata la scelta del nome Raptors, pesantemente influenzata dall’enorme successo di “Jurassic Park”, film uscito l’anno precedente e basato sull’omonimo e fortunato romanzo di Michael Crichton. Raptor è il diminutivo di Velociraptor, un feroce dinosauro carnivoro predatore protagonista del film, vissuto però tra Mongolia e Cina, e non tra le foreste canadesi.
John Bitove, fondatore della franchigia, racconta di essere stato definitivamente convinto dal consiglio del figlio, che preferiva i Raptors al T-Rex: i bambini/ragazzi erano affascinati dalla velocità, dalla ferocia e dall’intelligenza del Velociraptor più che dalla potenza del tirannosauro, ed erano esattamente la fascia di mercato cui si rivolgeva la squadra in un paese dominato dalla passione per l’hockey su ghiaccio. Lo spiazzo pubblico situato di fronte all’arena e attrezzato con mega-schermi per i tifosi che non riescono a trovare posto all’interno del palazzo, è stato ribattezzato proprio “Jurassic Park” dai fan.
scritto da Daniele Fantini
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