Nik Stauskas: sangue lituano, ma passione canadese con i Raptors di Vince Carter

Chi è il miglior tiratore dell’Eurolega…? Beh, sono arrivato qui da poco e non conosco ancora bene tutti i giocatori. Quindi, direi che il miglior tiratore qui SONO IO! Ma questa era una risposta facile, no?

Nik Stauskas

Nik Stauskas è sorprendente. Non so se sia dovuto allo strano mix tra Canada e Lituania, ma il quarto d’ora trascorso con lui mi ha lasciato l’impressione di un ragazzo estroverso, divertente e divertito, sorretto da una passione vera e genuina per il proprio lavoro. Le origini baltiche gli hanno instillato la palla a spicchi nel sangue, ma la vera scintilla che ha fatto divampare il fuoco della passione sono stati gli splendidi Toronto Raptors di Vince Carter: Stauskas era un bambino al picco della ricettività quando Vincredibile riuscì nella titanica impresa di mettere il Canada sulla mappa della NBA e del basket mondiale.

Stauskas parla in modo rapido e con tono di voce alto e brillante, perfettamente a proprio agio di fronte alla telecamera, probabilmente retaggio di tante sessioni di interviste sostenute durante la carriera NBA. Lo sguardo è vivace, il volto rilassato e sorridente, l’ironia spesso presente nelle sue parole.

La Lituania nel sangue: una passione per il basket innata

“La mia prima esperienza da giocatore di basket è stata con una squadra di soli bambini lituani, o di origine lituana, abitanti a Toronto, una città che ospita una grande comunità di immigrati della Lituania. Mio zio, che è lituano, era il coach, ed è stato lui a farmi avvicinare a questo sport.

Mi sono reso conto molto velocemente di quanto i lituani siano appassionati di basket, ma anche portati per il gioco: molti miei compagni di squadra avevano grande talento. Ho capito quanto fosse importante il basket per loro e ne ho fatto anche un punto di orgoglio, così mi sono detto: “Anche io sono lituano di origine, quindi devo essere bravo in questo sport”. E ho cominciato ad allenarmi di più”.

L’atmosfera della Zalgirio Arena di Kaunas

“Quest’anno il Baskonia ha debuttato in Eurolega contro lo Zalgiris, ma purtroppo non ho potuto partecipare alla trasferta di Kaunas perché ero infortunato. Ma ricordo che, prima dell’inizio della stagione, avevo chiesto ad alcuni miei compagni di squadra quale fosse il loro palazzetto preferito in cui giocare. E tutti mi hanno risposto: “Kaunas, a mani basse”, spiegandomi come i tifosi lituani fossero quelli più caldi d’Europa. Per me è stato bello sentirlo anche prima di aver giocato una singola partita, vedere il rispetto portato dagli altri giocatori per la passione per il basket dei tifosi lituani”.

Basket d’Eurolega? Qui si difende alla morte!

“Il livello di talento in ACB ed Eurolega è molto alto. Ogni partita è molto competitiva, e per un giocatore è molto stimolante, perché sai di dover lottare ogni sera per poter vincere. Non ci sono partite facili, non ci sono avversari scarsi, tutti hanno molto talento e giocano in maniera dura: questa è la cosa che mi ha colpito di più. Tutti giocano alla morte, specialmente in difesa, pressano a tutto campo, cercano sempre di rubare palla o di fare una rotazione in più in aiuto. Per me è stato molto stimolante vedere e capire quanto il livello di gioco sia alto qui in Europa”.

Cresciuto nel segno dei Raptors di Vince Carter

“Quando avevo dieci anni mi è capitato di giocare 1vs1 con Vince Carter a margine di un evento di beneficenza. È stata un’esperienza bellissima, perché era il momento in cui stavo cominciando davvero ad amare la pallacanestro. Carter era uno dei miei giocatori preferiti che vedevo ogni giorno in TV: essere con lui, su un campo, di fronte ai tifosi, era una cosa quasi surreale, e ho cercato di godermi ogni istante di quella partitella. Sono anche riuscito a segnare contro di lui. O meglio, probabilmente mi ha fatto segnare, ma ce l’ho fatta!”.

“Il fatto che Carter giocasse a Toronto è stato un fattore importante per la mia crescita, perché mi ha dato la possibilità di vederlo tutti i giorni in TV ma anche da vicino, sul campo, ed era uno dei migliori giocatori del mondo. Mi ha dato la spinta per continuare ad allenarmi forte sognando di poter giocare un giorno in NBA. Se Vince Carter non avesse giocato a Toronto e se i Raptors non fossero stati a Toronto, non so se sarei diventato quello che sono oggi. Mi hanno dato tanta motivazione”.

Il miglior tiratore d’Europa? Stauskas, no?

“Oltre a Carter, da ragazzino il mio giocatore preferito era Steve Nash. Mi piacevano anche Peja Stojakovic e Ray Allen, entrambi grandissimi tiratori. Cercavo di imitare i loro movimenti, mi allenavo per raggiungere il loro stesso livello: la NBA è stata un mio sogno sin da bambino e l’ho raggiunto, giocandoci per cinque stagioni”.

“Ora credo che il miglior tiratore al mondo sia Steph Curry. Non vedo nessuno che possa batterlo. In Eurolega…? Beh, sono arrivato da poco e non conosco ancora tutti i giocatori. Quindi direi che il miglior tiratore qui sono io! Questa era una risposta facile, no?”.

scritto da Daniele Fantini