Zipper fist

La situazione di zipper prevede uno smarcamento forte di un giocatore esterno per una ricezione sul perimetro partendo da una zona interna, con un blocco parallelo alla linea di fondo. È un sistema introdotto dai Boston Celtics degli anni ’60, ma ancora usatissimo al giorno d’oggi e presente in ogni playbook delle squadre professionistiche. Lo zipper permette di innescare un giocatore con grandi istinti offensivi, capace di liberarsi in uscita dai blocchi per un tiro o di sfruttare il vantaggio ottenuto per creare una nuova situazione dal palleggio. Lo zipper fist è una situazione classica, molto utilizzata nella pallacanestro moderna, che potrete facilmente replicare anche a livello minors o giovanile.

La situazione di partenza prevede che il nostro portatore di palla (X1) scelga un lato e, su quello stesso lato forte, avvenga il blocco per liberare l’esterno (X5 su X3, nel nostro caso) in punta. Avremo poi un altro giocatore abile bloccante in guardia opposta (X4) e un tiratore in angolo (X2). Effettuato lo smarcamento, X1 andrà a servire X3, che avrà subito una chance di guardare il canestro se la difesa non saprà reagire in modo ottimale.


Per mantenere il vantaggio e concretizzarlo sul lato opposto del campo, X3 andrà a giocare un pick’n’roll centrale con X4 (a sua volta salito verso la punta), e, da lì, avrà molte opzioni da sfruttare: prendere un tiro da fuori se il difensore dovesse scegliere di passare sotto, attaccare il canestro in penetrazione, scaricare al tiratore in angolo (X2) in caso di aiuto del difensore di X2 stesso, riaprire per X4 apertosi in pop, tagliare il campo con un passaggio skip per X5, a sua volta apertosi in angolo per liberare l’area. Insomma, tutte le opzioni possibili di lettura su un classico pick’n’roll centrale.

Esempio pratico

(È presto da NBA2k ma illustra comunque bene la situazione…).

scritto e creato da Daniele Fantini